Un giorno un mio
professore ha descritto in modo chiaro e sintetico come le due famiglie abbiano
influenzato il mio carattere, come lo stile magno greco si sia fuso con quello
romano. Ricordo che mi disse che la parte greca, quella calabrese, che è nella
mia anima mi porta a riflettere, a pormi delle domande importanti e profonde
come “chi siamo?”, “dove andiamo?”, “da dove veniamo?”. Poi però la parte
romana che è nella mia testa, diciamo quella in pratica della mia famiglia
materna, si rende conto che ai fini pratici un’eventuale risposta non mi
servirebbe comunque a niente e così passa oltre.
A detta di mia
madre e di molti altri ho un ego che a confronto quello di Hitler doveva essere
una nocciolina. Sono anche riuscita a superare il famoso complesso Freudiano di
castrazione. Secondo gli psicologi le bambine soffrirebbero di questa sindrome
in quanto prive dell’organo genitale maschile. All’età di 3 o 4 anni, all’affermazione
“tu non hai il pisellino” ho brillantemente risposto “ce l’ho ma piccolino”.
Durante la mia
infanzia di deduzioni folli come questa ne ho tratte varie.
Quando stavo
imparando a contare, per ripetere i numeri che avevo memorizzato contavo i
gradini della scala di casa. Un giorno mia madre mi ha vista in cima alla scala
tutta concentrata. Stavo per scendere e così ha deciso di aspettarmi giù. A un
tratto si è accorta che stavo contando. Dicevo un numero per ogni gradino:
- Nove…dieci…undici…dodici…tredici…quattrici… cinquici…
Elementare
Watson!
Un’altra volta
ero alle prese con un libro di quelli per bambini. Pieno di immagini. Sotto
ogni immagine c’era scritto il nome dell’oggetto rappresentato. Sotto una
bellissima mela rossa io ho letto:
- M – E – L – A
Pronunciavo ogni
lettera singolarmente come fanno i bimbi quando stanno imparando a leggere. Sotto
una pera leggevo:
- P –E – R – A
Mamma mi ha
notata e ha cominciato a guardarmi quasi con le lacrime agli occhi. Era
orgogliosissima. Stavo leggendo. Così sono andata avanti.
- A – P – E
Ma ecco
comparire l’immagine di un copricapo con sotto scritto “berretto” e io ho
letto:
- C – A – P – P – E – L – L – O
Quando mamma si
è accorta che baravo mi voleva uccidere.
Una volta stavo leggendo un giornale dal dentista. L'ho trovato già aperto a una pagina in cui c'era un test e così l'ho fatto.
domanda numero 1: vai spesso in bagno?
risposta: si
domanda numero 2: appena uscito dal bagno hai la sensazione di doverci tornare?
risposta: si
giro la pagina ed ecco il risultato.... BENE HAI LA PROSTATA!
Ho chiuso il giornale e mi sono accorta che stavo leggendo Men's Health ....
Credo di essere una delle poche persone ad essere nata suocera senza essere passata attraverso il ruolo di mamma. Finirò sicuramente nel girone degli iracondi e con le coronarie al collasso ma almeno sarò in buona compagnia....
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