17 set 2013

La gravidanza secondo Sara...

Ovviamente una volta cominciata la gravidanza diventa spontaneo leggere libri, articoli e vedere video relativi a questa nuova avventura in corso, ma soprattutto ti ritrovi a parlare con una marea di gente che ha sempre un'opinione da darti... anche quando non richiesta.
Stando ai più, quando sei incinta non devi camminare, non devi andare a mare, non devi guidare, non devi andare in palestra, non devi essere depressa... l'unica cosa che puoi fare è arenarti, modello balenottera, su un divano e mangiare come un porco, con quel povero malcapitato del padre del nascituro che diventa una specie si servo della gleba.
A questo punto vorrei far un attimo riflettere tutti i pazzi esauriti con i quali ho a che fare ogni giorno.
Punto primo, secondo voi è logico, che io debba mangiare per due quando io peso 60 kg e quel povero disgraziato nel mio utero solo 600 g?
Come posso fare a non deprimermi se passo la giornata a guardare la tv, tra Uomini e Donne, Pomeriggio 5 e telenovelas varie?
Come ci rientro nei miei pantaloni se il mio culo diventa una portaerei dato che non cammino mai?
Come faccio a far uscire un bambino grosso come un melone da un buco grande quanto un uovo se i miei muscoli si sono atrofizzati sul divano?
Ma soprattutto come faccio a stare tranquilla se non la smettete di dirmi cosa devo fare? Che cazzo lo tengo a fare il ginecologo?
Ma il meglio viene quando, dopo che ti hanno fracassato le "scatole"e tu cominci a rispondere come un animale, la gente alle tue spalle, convinta di non essere udita dice: "poverina... sta nervosa perché è incinta!".
Azz 'over? Pensa che quando io e la mia panza stiamo da sole la calma regna sovrana.... arrivate voi e mi sale la pressione a palla. Non vi dico poi quando ti toccano il pancione. La palpatina mi sta pure bene, si usa e va beh, ma c'è certa gente che è capace di tenere la mano lì per tutta la durata della conversazione e intanto io nella mia testa sento una voce alquanto rude che pensa: "a vuò levà chella cazz e man si o no?".
Bei tempi quelli in cui la gente mentre parlava con me mi guardava negli occhi, in mancanza di tette decenti. Ora le tette ce le ho più che decenti ma tutti guardano la panza. E che vuoi fare, sono gli scherzi della vita. Tra gli altri consigli che mi hanno dato c'è quello di non fare troppo l'ironica quando parlo con il nascituro, ma di essere dolce e gentile. Ma non è meglio che sto bambino lo capisce subito in che casa è finito? Almeno si rassegna alla nefasta sorte che gli è toccata.
La gravidanza non è un male invalidante nè una malattia allo stadio terminale... è una fase della vita di una donna che andrebbe vissuta con serenità, ma soprattutto con immensa felicità.
Ecco perchè ho deciso di portare Luigi a passeggio già da ora che è al chiuso e pesa 600 g; di fargli fare due esercizi in palestra; di fargli tenere una lezione al Gruppo Archeologico; di fargli sistemare la biblioteca e di fargli scrivere un libro. Il tutto in compagnia della mia voce mascolina e di quella di suo padre, che continua a scherzare con me, a farmi le coccole e a bestemmiare contro la sua tesi di laurea...

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