22 ott 2014

Ansia da prestazione!

L'altra sera stesa sul letto con Luigi aggrappato al braccio che dormiva vicino a me pensavo a come è dolce avere qualcuno che si fida così ciecamente di te. Poi mi è preso il panico. Eh si perché quello si fida ciecamente di me e se lo deludo? Ogni medaglia ha il suo risvolto positivo e negativo e anche avere un figlio ovviamente è così. Quel nanerottolo dipende da te per sopravvivere il che ti fa sentire utile, forte, maturo ma ti mette anche addosso un'ansia da prestazione terribile. E se lo rompo? e se lo faccio ammalare? e se diventa uno scostumato? Questo per fare un elenco delle domande più sensate che ci si pone, perché te ne fai pure certe che sarebbero da ricovero urgente in manicomio del tipo: ha una bollicina sul torace, ce stess venenn a scabbia? Giusto per darvi un'idea dei livelli di ansia. Meno male che piano piano sono loro a farti capire che non sono delle porcellane di Capodimonte e che ti puoi rilassare tanto, per quanto ti stressi, diventeranno la tua copia conforme, che tu lo voglia o meno. Raramente la mela cade lontano dall'albero e infatti Luigi sta già dando prova di essere degno figlio di sua madre. Se deve spostare una sedia prende la rincorsa con il girello e la sperona con molta poca grazia; dopo pranzo pisolino time e poi come dice mio zio, sembra un operaio della Fiat con gli orari stabiliti e la giornata in stile villaggio turistico. Nunce sta nient a fa è figlio a me. Meno male che somiglia ad Agostino perché ten nu caratteraccio.  

5 ago 2014

Cari signori uomini...

Io non sono mai stata una femminista, a differenza di quello che molti credono, e questo per il semplice fatto che non credo che uomini e donne siano uguali, come non esistono uomini uguali tra loro e donne uguali tra loro. Abbiamo tutti gli stessi diritti e doveri certo, ma se per guadagnarmi i miei diritti devo comportarmi come un uomo ho fallito, ho sbagliato tutto perché ho combattuto diventando come il mio "nemico" e non con le mie armi. Partendo dal presupposto che siamo diversi e che ho grande stima per molti uomini non che una certa passione per l'altro sesso c'è una cosa che va detta, alcuni di loro sono di coccio. Storici, filosofi, psicologi, comici hanno per decenni, secoli, descritto le nevrosi femminili e l'isterismo del gentil sesso proponendo soluzioni di vario genere tra cui del buon sesso, che non so se funziona ma male non fa. Ma ci fosse uno che si è chiesto come mai stiamo ridotte così.
Non amo i luoghi comuni ma una cosa che accomuna tutti i membri del sesso forte è quella di non essere in grado di svolgere più di una o due mansioni allo stesso tempo. Da piccoli sono figli, crescendo diventano fidanzati, poi lavoratori e infine pensionati, mentre noi signore siamo costrette a essere madri, mogli, figlie, lavoratrici, cuoche e colf allo stesso tempo e non durante tutto l'arco della settimana ma in 24 misere ore. E ancora vi meravigliate se siamo esaurite? Tutto questo senza contare che alcune di noi (e grazie a dio questa me la sono scansata) sono pure costrette a fare i conti con dei trogloditi che sono convinti che mugugnando e menando le mani dimostrano il loro immenso affetto.
Certo ci sono alcune signore che già di base sono accelerate o difettate (come nel mio caso che sono esaurita di fondo), ma tutto sto casino non contribuisce certo a migliorare lo stato delle cose.
Svegliati presto per lavorare, prepara il latte al bambino, pulisci il culo al bambino, prepara la colazione al maschio di casa, togli i panni, stendi i panni e tutto questo dalle 4 alle 8 e tentando di non fare rumore altrimenti si sveglia tutta la palazzina. Se Ago non sta attento finirò per invertire le cose e si ritroverà con il biberon in bocca e il culo pulito con tanto di borotalco mentre Luigi si troverà steso fuori a prendere aria al posto delle lenzuola che invece saranno comodamente accomodate nella culletta.
A tutto questo aggiungi i consigli rompicoglioni di chi sa sempre meglio di te come fare le cose e vuole convincerti a cambiare sistema di gestione anche se nessuno ha richiesto il loro intervento e il quadro è completo.
Dice "stai sempre nervosa"... ma va???? Chissà come mai!

15 lug 2014

Addio mia bella Napoli...

Dopo dodici anni sono tornata a Mondragone e non me ne vogliano i mondragonesi ma è stato un trauma perché ormai sono napoletana nel cuore. Napoli è stato il posto dove ho vissuto i momenti più belli e più assurdi della mia vita... ero napoletana quando sono diventata un'archeologa, quando ho cominciato la mia carriera da scrittrice, quando ho conosciuto l'amore della mia vita e sempre a Napoli ho messo al mondo il mio piccolo capolavoro. Ero a Napoli quando il tg ha dato le peggiori notizie del mondo, quando ho saputo che stavo per perdere la mia mamma e anche quando mi sono operata a quel ginocchio maledetto che ancora oggi mi da mille rogne. A Napoli ho conosciuto tanta gente perbene e tanti che non saprei nemmeno come definire dato il livello terra terra. A Napoli ho festeggiato i mondiali del 2006 con un bel bagno nella fontana di piazza Trieste e Trento con i ragazzini dei quartieri spagnoli e a Napoli ho conosciuto alcuni tra gli amici più cari che ho. A Napoli ho pianto, ho riso, sono stata felice, depressa, ho provato tutte le sensazione del mondo insomma. Ho avuto il piacere di passeggiare in mezzo a duemila anni di storia ogni giorno della mia vita. L'ombra di Santa Chiara ha accompagnato i miei passi per moltissimi anni. Quando dico che sono triste tutti mi ricordano che Napoli è vicina e posso andarci quando voglio... si ma ormai sarò una turista e non più una napoletana. Però c'è una cosa da dire. Napoletana lo sono stata già due volte, per il mio primo anno e mezzo di vita e poi per altri dodici anni dai 18 ai 30... chissà che un giorno non riuscirò a tornarci per la terza volta e a restarci per sempre per godermi tutta la vita la pizza di Sorbillo, la pasta e patate di Nennella, la sfogliatella di Pintauro e tutte le leccornie di quella splendida città.

26 giu 2014

La distrazione!

Ho sempre pensato che la distrazione avesse un potere immenso. Può far dimenticare le pene d'amore, spostare l'attenzione di retti cittadini dalla politica al calcio, persino convincere un bambino riluttante a mangiare. Lo avevano capito già i romani con il loro panem et circenses che effettivamente continua a funzionare ancora oggi.
Ci riflettevo ieri mentre facevo mangiare Luigi, al quale fornivo per l'appunto sia il panem (la frutta mischiata nella pappa che fa schifo) che il circenses (le chiavi di papà per fare rumore come piace a noi).
Con la distrazione si fanno le magie, con la distrazione si può frodare una persona e sempre con la distrazione si può far crede a qualcuno che le cose stiano diversamente da come sono in realtà.
Ma quanto può durare questa distrazione? Nel caso di Luigi per fortuna fino alla fine della pappa o a un crampo alle mani, dato che tento con la destra di imboccarlo e con la sinistra di muovere le chiavi evitando che finiscano nella pappa o in bocca al pazzo scatenato. In molti altri casi la distrazione va di pari passo con l'ignoranza. Cioè, si riesce a spostare l'attenzione di qualcuno solo se questo qualcuno ignora l'elemento dal quale lo si vuole distrarre ma una volta capito il trucco la cosa finisce lì o almeno così dovrebbe essere. Non fosse per il fatto che a molti piace essere distratti. La distrazione è leggera, non richiede impegno né eccessive capacità intellettive e soprattutto fornisce un alibi a coloro che sono poco attenti. "Mi sono distratto!". Quante volte abbiamo questa scusa per spiegare di una disattenzione o un errore? Quante volte lo abbiamo fatto senza renderci conto che sotto sotto se ci siamo distratti era perché volevamo distrarci?

16 giu 2014

Problemi tecnici di sveglia!

Quando ero piccola vivevo nello stesso stabile della cognata di mia nonna, Zia Sisina, la quale ormai, abituata a sentirci urlare tutte le mattine appena svegli alle 5, ci usava come sveglia e appena ci sentiva si alzava, si vestiva e andava ad aprire il suo negozio. Una sera, di ritorno da una cena a casa di amici abbiamo fatto tanto di quel casino che la povera Sisina si è svegliata, si è vestita ed è andata a lavoro per rendersi conto poco dopo di stare per aprire il negozio alle 2 di notte. Ebbene volevo comunicarle che stanotte mio figlio mi ha reso la pariglia.
Di solito si sveglia alle 4 per la poppata e io scendo a lavorare. Stanotte complici il sonno e la mia innata incapacità di leggere l'orologio, quando Luigi ha cominciato a piangere l'ho fatto mangiare e sono scesa giù a lavorare convinta che fossero le 4:10 salvo rendermi conto dopo un'ora di lavoro che ero scesa alle 2:20...

12 mar 2014

Era destino che ci incontrassimo...

Certe volte credo seriamente nell'esistenza del Fato, del Destino, anche perché capitano delle stupende coincidenze che ti portano a crederci.
Il 18 marzo del 2002, per aspettare la mezzanotte che mi avrebbe resa maggiorenne, dato che era una bella serata, decisi di andarmene sulla terrazza di casa mia a guardare le stelle e così mi sono attrezzata. Poltrona imbottita, copertona colorata, coca cola e stereo con un solo cd e una sola canzone ascoltata fino alla nausea... La Barcarola di Offenbach. Adoro quella musica è stupenda e l'ho scoperta guardando il film la vita è bella. Quella sera con me c'era anche mamma, anche se indirettamente; infatti, per essere la prima a farmi gli auguri mi aveva consegnato una letterina da leggere allo scoccare della mezzanotte.
Dodici anni dopo cosa succede... vado in un negozio per comprare una giostrina per il lettino del nanerottolo che avevo nel pancione e dopo averne viste tantissimi, tutte corredate di animaletti e pupazzetti vari, decido che non me ne piace nessuna e sto per andare via, quando... ecco che l'occhietto mi cade su una giostrina con tanto di stelle, pianeti e satelliti. La commessa mi spiega che un'altra caratteristica del giochino è quella di proiettare la volta celeste sotto il soffitto e così decido di comprarla.
Ovviamente come tutte le giostrine per culle ci sono anche delle musichette che accompagnano il movimento dei pupazzetti e a Luigi quelle musichette piacciono tanto.
Fino a ieri sera il nanerottolo si era sempre addormentato massimo entro la terza canzoncina e così non eravamo mai andati avanti. Si tratta di musichette per bambini, spesso anche irritanti. Ieri sera però lui non riusciva a prendere sonno e così, mentre guardavamo insieme il soffitto della camera dov'era proiettata la volta celeste ecco che all'improvviso parte la quarta canzoncina.... e così, dopo dodici anni mi sono ritrovata a guardare di nuovo il cielo, un cielo finto, ma pur sempre un cielo, con la musica della Barcarola di Offenbach nelle orecchie e mio figlio vicino che finalmente si era addormentato...
Io direi che era proprio destino che io e quella giostrina ci incontrassimo...
https://www.youtube.com/watch?v=yOOsHi4llAI

26 feb 2014

Brutte abitudini...

Mi sento ripetere di continuo che non devo far prendere brutte abitudini a Luigi. In particolare molti hanno da ridire in merito al fatto che il nanerottolo dorme arrampicato addosso a me tutta la notte.
Molti sono preoccupati per la mia salute, temono il momento in cui dovrò insegnargli a dormire nella sua culletta...
A tutte queste persone così angosciate per la mia salute vorrei dire solo una cosa... nun tenite nient'altr a fà?
Siamo tutti d'accordo sul fatto che i bambini vadano educati, ma vi sembra il caso di cominciare a farlo con uno che è innamorato alla follia della bottiglia di profumo di suo padre solo perché è tanto tanto colorata? E' il caso di farlo con un cosariello di quasi 5 kg che quando dorme addosso alla mamma la mantiene per la maglia perché ha paura che scappi???? (e questo solo perché una sera l'ho appoggiato sul letto per andare a fare la pipì!)
I bambini vanno educati, ma il tutto gradualmente. Non si può spiegare il concetto di bene e male a un neonato e quindi per il momento le uniche regole che voglio comprenda bene sono:
1 - non si fa pipì addosso a mamma (a papà eventualmente si dato che non ha mai avuto la sua dose di "acqua santa");
2- non si rigurgita sulle maglie buone di mamma;
3 - e dulcis in fundo mai e dico mai mordere la zizza di mamma solo perché quello scemo di papà ci fa il solletico sotto i piedi mentre ciucciamo.
Quando crescerà passeremo a qualcosa di più profondo e spirituale, nel frattempo mi basta questo. Anche perché crescono e lo fanno a una velocità allucinante. Ieri mi sono resa conto che tra un pò steso addosso a me non ci sta più e che sta diventando troppo pesante per andare in giro con il marsupio e risultato... mi sono messa a piangere perché vorrei tornasse ad essere quella splendida palletta di 3 kg che mi hanno messo addosso il 6 gennaio.
Per chi non avesse mai pensato di far dormire il proprio figlio steso sul petto tutta la notte dico... non sapete cosa vi siete persi... non sapete che spettacolo è svegliarsi e ritrovarsi a pochi centimetri dagli occhi due occhioni scuri e due splendide labbrucce che ti sorridono a 0 denti.
Per citare mio padre... di troppo amore non è mai morto nessuno!

20 feb 2014

Non ti scordar di me!!!!

Ultimamente mi capita spesso di sentire le lamentele di genitori con figli adolescenti e ne ho sentite di tutti i colori: figli che mandano a quel paese i genitori, che li considerano gli ultimi scemi preferendo i consigli di amici virtuali a quelli loro, che quasi vedono coloro che gli hanno dato la vita come i peggiori nemici.
Poi guardo Luigi e penso... come si può in poco tempo dimenticare tutto quello che c'è stato tra noi fino a quel punto?
Come può un figlio dimenticare quello che la mamma e il papà hanno fatto per loro?
Non parlo di sacrifici per mantenerli, come mandarli a scuola o altre cose materiali di questo tipo. Parlo di amore allo stato puro, quello che solo un compagno nella vita al massimo ti potrà dare ancora una volta. 
So che col passare del tempo anche Luigi dimenticherà quello che abbiamo fatto insieme, ma allo stesso tempo spero in fondo al cuore che ricorderà di aver dormito serenamente steso addosso a me, oppure tenendo stretta la mia mano con le sue piccole manine perché così si sentiva più sicuro. Spero che ricorderà gli abbracci, i baci e i sorrisi che ci siamo scambiati, le passeggiate che abbiamo fatto insieme e la musica che abbiamo ascoltato.
E' vero quando si è piccoli ci sono solo mamma e papà nella nostra vita, poi subentrano amici e amori vari, ma ciò non toglie che nel cuore di una persona ci sia spazio per tutti, e se anche non ce ne fosse non vedo come sia possibile non trovarlo proprio per quei due scemi che ti hanno dato la vita. 
Non lo dico per fare la morale ora che sono mamma, ma lo dico da donna che ha sempre amato la sua mamma, fino all'ultimo momento. Che se l'è goduta come se fosse rimasta neonata e non si è mai pentita di questa scelta. Lo dico da donna che pur di tenere insieme i suoi due amori è andata in giro per anni modello "io, mammeta e tu". Lo dico da persona che è convinta del fatto che un genitore, per quanto possa rompere o non essere in linea con le nostre idee resta sempre quello che regala a un figlio le carezze più belle del mondo semplicemente perché disinteressate. Non si aspetta niente in cambio e anche quando viene ricambiato con offese e astio continua ad amarti incondizionatamente come nessun altro può fare.
E allora nel caso Luigi dovesse dimenticare tutte queste cose gli farò ascoltare una canzone nella speranza che ricordi...
http://www.youtube.com/watch?v=JHC0jiuyrCQ


6 feb 2014

Gioie e dolori della maternità...

Oggi Luigi compie un mese, mentre io alle 19:10 di stasera sarò ufficialmente esaurita da un mese.
Quando fai il parto naturale pensi che una volta cacciato fuori il fagottino dal tuo utero il peggio sia passato, ebbene non è così...
Non capisco perché al corso pre - parto ti spiegano tutti come partorire, come allattare, come gestire il post parto in termini pratici e nessuno ti avvisa di cosa accadrà in termini emotivi.
Il dolore del parto nel mio caso si è limitato ad un'ora breve ma intensa, durante la quale ho detto cose di cui mi vergognerò per tutta la vita, ma pazienza.
Il casino vero comincia quando torni a casa con quel cosariello che hai partorito e che, come dice Giobbe Covatta, è uscito senza il libretto delle istruzioni.
Piange... ok, lo faccio mangiare. Continua a piangere... ok, lo pulisco. Piange ancora, forse sono colichette... ok, rall cò Mylicon e la tisanina al finocchietto. Piange ancora.... e a questo punto la domanda sorge spontanea... che cazz vuò?
Il problema è proprio lì, nell'assenza di dialogo... Io gli domando " a mamma che vuoi?" e lui risponde sempre chiagnenn, il che è abbastanza snervante. Poi casomai dopo anni cominciano a parlare e ti mandano pure a fanculo per cui rimpiangerai i giorni del pianto, ma al momento non è così.
Di giorno viene la gente a trovarci e noi dormiamo per ore ed ore, poi la notte, nel silenzio della camera da letto, ce scetamm ogni due ore così, tanto per vedere se mamma è attenta e pronta con la zizza. Intanto mamma in teoria in quelle due ore di tregua dovrebbe dormire, ma non riesce a farlo davvero perché ha il sonno leggero per timore che il pupo rigurgiti o soffochi, o che succeda qualche altra catastrofe naturale di vario genere.Per non parlare del fatto che il bambino, alla veneranda età di 20 giorni russa già come un porco e ti sveglia di continuo. Una specie di associazione a delinquere con il padre che dorme dall'altro lato.
 Allora risolvi mettendotelo a dormire addosso, così lo senti e riesci a riposare meglio... e no, non va bene, gli fai prendere il brutto vizio.
Dice ma il titolo non era "gioie e dolori della maternità"? E le gioie dove stanno???
E quelle purtroppo sono indescrivibili. Non si può spiegare come ti senti quando ti dorme addosso, quando ti sorride con quella bocca sdentata ma soprattutto quando ti fa capire che tu sei tutto il suo mondo, che il tuo odore è il suo preferito e che basta una tua carezza per farlo sentire meglio.
Voi direte... è per tutte queste cose dolci che dopo una nottata insonne in cui ci siamo fatti arrivare la cacca anche in testa (per cui ci siamo dovuti lavare e cambiare alle 3 di notte... figlio e mamma), abbiamo inondato di pipì il bagno e rigurgitato addosso a mamma, che non lo hai cacciato fuori di casa? No sinceramente è per lo sguardo assassino che mi fa che desisto e che per un dono della fortuna lo fa somigliare spaventosamente a mia madre...

14 gen 2014

Il migliore augurio...

Qualche tempo fa, quando ero ancora all'ottavo mese di gravidanza, una signora in palestra vedendomi mi disse: "non le auguro un parto indolore, ma uno rapido".
Là per là sono rimasta perplessa e ho capito solo a partire da giorno 6 gennaio cosa voleva dire ed è un qualcosa che non vale solo per il parto.
Nessuna delle cose importanti nella nostra vita avviene in modo indolore, c'è sempre un altro lato della medaglia e quindi il migliore augurio che qualcuno possa farci è....
di fare un parto rapido, dato che indolore è impossibile;
di avere qualcuno come tua zia che mentre hai deciso di mollare e smettere di spingere, ti fa una bella cazziata e ti ricorda che tuo figlio deve uscire e che devi essere tu a farlo uscire sano e salvo;
di avere nonno Luciano che corre a casa portando il Mylicon quando al nanerottolo vengono le coliche o nonna Pina e nonno Giggino che capiscono che hai bisogno di andare a dormire anche se loro sono appena venuti a trovarti;
di avere un pediatra che ha voglia di scherzare e farti ridere anche quando tu sei completamente impallata;
di avere una bella confezione di Augmentin in casa quando ti viene una cistite da paura;
ma soprattutto di avere accanto un Agostino che ti sopporta quando hai una catastrofica crisi di pianto post parto e che si spanza dalle risate quando tu, dopo aver cambiato tuo figlio da un secondo, te lo ritrovi di nuovo tutto sporco di cacca.
In sintesi non credo valga la pena di augurare a chi si ama di non avere problemi, di non soffrire, di avere una vita perfetta... tanto non si avvererà mai questo desiderio e alla fine si finisce per diventare dei frustrati.
Io mi auguro che in futuro Luigi possa avere una vita piena di gioie e dolori e di avere sempre accanto qualcuno con cui condividere le gioie e con cui dividere il peso dei dolori.
Ma nel frattempo gli auguro...
... di avere il Mylicon a portata di mano quando gli vengono le colichette,
... di avere il Mellin 1 quando la latteria Prossomariti è in crisi come tutte le aziende italiane;
 e di avere tanti pannolini a disposizione quando decide di fare cacca a ripetizione.