2 ago 2013

Come farò a essere una buona mamma?

E' una domanda che mi ossessiona da quel 6 maggio in cui ho scoperto di essere incinta. Mi ha messa in croce questa paura e poi, mettendo in ordine la mia agenda ho trovato un foglietto che tenevo piegato tra le ultime pagine...
Quando sono partita per fare l'erasmus ad Atene ero iper eccitata immaginando le grandi avventure che avrei vissuto. Diciamo però che l'entusiasmo si è un pò spento quando la prima sera mi sono ritrovata a dormire in un ostello con altre tre persone che non conoscevo, che cambiavano continuamente nell'arco di poche ore, con i bagagli sotto la testa per non farmi rubare niente e capace solo di parlare un inglese da sopravvivenza. Mi è preso uno sconforto tale che mi sono messa a piangere. Dopo un pò per calmarmi sono andata a fare una doccia e rientrata in camera ho aperto l'altra valigia che avevo con me per prendere il pigiama. Ma appena aperta la borsa trovo sopra tutte le mie cose una busta da lettera con dietro scritto... per la mia Campanellino. Ho capito subito che ce l'aveva messa mia madre e così l'ho aperta...
Leggerai questa lettera quando finalmente stasera avrai trovato un letto e un tetto e così, quando sarebbe il momento di rilassarsi e ti piacerebbe parlare con me o meglio buttarti nel lettone al mio fianco e invece proverai quel momento di solitudine e malinconia che potrebbe esserci, potrai avere la sensazione che io sia lì a scipparti dalle ginocchia il mio cuscino e mettere nel videoregistratore una cassetta che non comincerò neppure a vedere.
Sono là e quando già dormi ti farò una carezza sui capelli.
In un momento come questo ti vengono in mente mille cose da dire, senza alcun ordine, soprattutto perché sto passando il tempo a impedire alle lacrimucce di uscire.
Non sono lacrime di tristezza, perché non si tratta di un momento triste, non sta avvenendo nessun guaio, grazie a Dio, ma è per la tenerezza, per la paura della solitudine, perché resto per un pò di tempo senza un'amica e una complice di tanti momento "diversi" e nello stesso momento provo tanta invidia per la tua avventura... Ma io non voglio farti piangere, voglio semplicemente che tu anche stasera senta il calore della nostra presenza e ti senta incoraggiata a vincere la tua sfida. 
Dormi serena ciotolina... Kalinikta agapi mu. 
Non ci vuole molto a essere una brava mamma... basta un foglio di carta e una penna!