14 nov 2012

Le scelte di un buon governo!

Ascoltando il telegiornale è venuta fuori la storia di un pensionato napoletano che ha tentato di consegnare una lettera al ministro Fornero affinché "intercedesse" per la figlia laureata e disoccupata. Ovviamente sentendo la loro storia non si può non provare tristezza. Tanti anni di studio, di sacrifici e nessun riconoscimento; in più metteteci un bimbo di 8 mesi e un mutuo sulle spalle e il quadro è completo. Una storia del genere non può non toccare chiunque la ascolti. Il povero padre aveva anche scritto al primo ministro ricevendo, come diceva il tg, risposte insoddisfacenti.
Ora però invece di ragionare da privati cittadini o da urlatori antigovernativi facciamo un attimo un discorso analizzando la questione da un altro punto di vista.
Vi immaginate se la Fornero o chi per lei provvedesse a trovare un lavoro alla ragazza in questione (perché è questo che chiede il padre disperato) cosa succederebbe? Da domani i palazzi governativi sarebbero pieni di persone con le stesse identiche pretese. Ebbene si perché di giovani così disperati al momento ce ne sono a frotte. I membri del governo non possono considerare cosi singoli come quello in questione ma devono ragionare più ad ampio raggio. Bisogna risolvere il problema della disoccupazione in generale, non quello della ragazza nello specifico. Deve essere così, perché altrimenti ci troveremmo in una situazione simile a quella di un padre che aiuta un figlio si e l'altro no. A prescindere da cosa possiate pensarne dell'attuale governo, in generale il suo compito è quello di gestire l'Italia come una famiglia, che va aiutata, protetta e istruita nella sua totalità.
Capisco che nell'ottica del singolo individuo questo discorso può sembrare folle, ma a me sembra egoistico quello del singolo individuo.
All'epoca dell'attentato alle torri gemelle questo discorso lo comprese alla perfezione una donna, che da uno degli aerei dirottati ebbe il coraggio di scrivere un messaggio... ci hanno dirottati, abbatteteci!
Questo discorso non lo fa una persona che non ha coscienza dei problemi vissuti dalla famiglia in questione. Anzi, io ho anche 4 anni più della 25enne disoccupata, 1 laurea in più eppure sono nella stessa barca. Quindi posso comprendere, ma credo anche che il governo debba continuare ad agire così come ha fatto finora, non può permettersi di essere compassionevole se domani non vuole trovarsi milioni di richieste simili fuori la porta.

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