14 ago 2012

Barcellona parte 2.

Martedì 7 agosto 2012: il nostro primo vero giorno a Barcellona. Come prima cosa siamo andati a visitare la Cattedrale della città che si trova nel quartiere gotico, vale a dire quello più antico. Scendendo alla fermata Urquinaona e percorrendo via Laietana ci si trova a vedere la facciata della cattedrale da un vicoletto ed è una splendida visuale. La visita alla cattedrale è gratuita, tranne che per la zona del coro che, essendo accessibile solo con la guida, richiede un biglietto di 2,50 euro. Mi raccomando portatevi uno scialle oppure indossate dei pantaloni lunghi fino al ginocchio altrimenti non vi fanno entrare. Da visitare è sicuramente anche il chiostro della cattedrale dove c'è una piccola statua di San Giorgio, il patrono della Catalogna. Nella cripta della chiesa è invece il sepolcro di santa Eulalia, patrona di Barcellona. Sempre mantenendovi nella zona antica della città è possibile visitare il museo della storia della città presso la Piazza del Rei. Con la Barcellona Card si entra gratis e l'audioguida è inclusa. Il museo presenta un bella collezione di pezzi risalenti all'antica Barcellona, quella fondata dagli Iberici della tribù dei Laietani e quella più tarda di età augustea detta Barcino. Il nome della città, secondo alcuni, deriverebbe dal nome Barca, appartenente alla famiglia di Annibale, infatti, si dice che la città avrebbe assunto questo nome grazie al padre di Annibale. Un video (anche in inglese) presenta molto bene l'evoluzione della città nel corso dei secoli, evidenziando il forte espansionismo che ha caratterizzato gli ultimi due secoli. Scendendo ai piani inferiori (sotterranei) potrete ammirare una parte degli edifici antichi della città: le mura cittadine, una fabbrica di vino, garum e pesce salto, una lavanderia con tanto di tintoria (in una vasca si vedono i resti del blu egiziano usato per tingere le stoffe) e i resti della cattedrale paleocristiana. Per finire potrete entrare nella sala del Tinell nella quale Ferdinando D'Aragona e Isabella di Castiglia accolsero Cristoforo Colombo di ritorno da uno dei suoi viaggi nelleAmeriche. Sempre in questa sala si riuniva il tribunale dell'Inquisizione... attenti a dire le bugie, pare che le mura si muovano ogni qualvolta qualcuno dichiari il falso.
Intorno alle 14:30 siamo andati al Palau de la Musica. Costo del biglietto per la visita (obbligatoriamente guidata) 17 euro, con Barcellona Card 13,60. La guida è molto brava e il palazzo è stupendo. Progettato da Luis Domenech i Montaner, uno dei più grandi architetti modernisti di Barcellona insieme a Gaudì, il palazzo fu costruito con i fondi elargiti dalla comunità, delle donazioni in pratica, per dare un luogo dove esibirsi ai membri della Orfeo Català. La Orrfeo Català è un coro di dilettanti attivo dalla fine dell'800 e ancora oggi costituito da cantanti non professionisti. Al Palau si esibiscono diversi generi di artisti ospitati sul magnifico palco che si allunga e accorcia a seconda delle esigenze. Durante la visita la guida vi spiegherà ogni dettaglio di questo splendido edificio e vi farà anche ascoltare un brano eseguito con l'organo che si trova nella parte alta del palco. Terminata la visita siamo andati da Starbucks per un frappuccino. Considerando che questa "bontà" costa 4,30 euro, vi conviene andare da Mc Donald e farvi fare un milkshake, costa meno ed è più buono (e ve lo dice una che con Mc Donald non ci lega tanto).
Ora 16:30 Palau Guell. Avevamo prenotato in mattinata la visita a questo splendido palazzo progettato da Gaudì per il suo più importante e assiduo mecenate, Eusebi Guell. L'ingresso al Palau costa 10 euro (nessuno sconto purtroppo) e comprende l'audioguida. Questo palazzo, ultimato nel 1889, presenta già tutte le caratteristiche dell'architetture tipica di Gaudì, anche i comignoli in ceramica colorata.
Ultima tappa della giornata la Cattedrale del Mare. Ci siamo letteralmente schiantati sulle panche della chiesa e ci siamo goduti l'atmosfera di questa stupenda chiesa.
La sera, desiderosi di una bella paella, ci siamo fermati a un ristorante in via Ferran 15, Mikel Etxea, che proponeva 2 tapas (stuzzichini) e una paella a 12,50 euro. All'inizio stavamo per andare via perché non si potevano scegliere i tapas.... l'avessimo fatto. Ci siamo ritrovati di fronte delle patatas bravas (patate con salsa piccante e maionese) che avevano fatto il 15/18 e una paella completamente attaccata e bruciata. Alla fine ci siamo resi conto che una birra da 50 cl ci era costata 6,50 e una bottiglietta d'acqua da 33cl (si si 33) 2,80 euro. Io stavo per spaccare il piatto della paella in testa al proprietario ma Agostino mi ha convinta a desistere. Comunque vi consigli caldamente di evitare quel posto... fidatevi!

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