6 feb 2014

Gioie e dolori della maternità...

Oggi Luigi compie un mese, mentre io alle 19:10 di stasera sarò ufficialmente esaurita da un mese.
Quando fai il parto naturale pensi che una volta cacciato fuori il fagottino dal tuo utero il peggio sia passato, ebbene non è così...
Non capisco perché al corso pre - parto ti spiegano tutti come partorire, come allattare, come gestire il post parto in termini pratici e nessuno ti avvisa di cosa accadrà in termini emotivi.
Il dolore del parto nel mio caso si è limitato ad un'ora breve ma intensa, durante la quale ho detto cose di cui mi vergognerò per tutta la vita, ma pazienza.
Il casino vero comincia quando torni a casa con quel cosariello che hai partorito e che, come dice Giobbe Covatta, è uscito senza il libretto delle istruzioni.
Piange... ok, lo faccio mangiare. Continua a piangere... ok, lo pulisco. Piange ancora, forse sono colichette... ok, rall cò Mylicon e la tisanina al finocchietto. Piange ancora.... e a questo punto la domanda sorge spontanea... che cazz vuò?
Il problema è proprio lì, nell'assenza di dialogo... Io gli domando " a mamma che vuoi?" e lui risponde sempre chiagnenn, il che è abbastanza snervante. Poi casomai dopo anni cominciano a parlare e ti mandano pure a fanculo per cui rimpiangerai i giorni del pianto, ma al momento non è così.
Di giorno viene la gente a trovarci e noi dormiamo per ore ed ore, poi la notte, nel silenzio della camera da letto, ce scetamm ogni due ore così, tanto per vedere se mamma è attenta e pronta con la zizza. Intanto mamma in teoria in quelle due ore di tregua dovrebbe dormire, ma non riesce a farlo davvero perché ha il sonno leggero per timore che il pupo rigurgiti o soffochi, o che succeda qualche altra catastrofe naturale di vario genere.Per non parlare del fatto che il bambino, alla veneranda età di 20 giorni russa già come un porco e ti sveglia di continuo. Una specie di associazione a delinquere con il padre che dorme dall'altro lato.
 Allora risolvi mettendotelo a dormire addosso, così lo senti e riesci a riposare meglio... e no, non va bene, gli fai prendere il brutto vizio.
Dice ma il titolo non era "gioie e dolori della maternità"? E le gioie dove stanno???
E quelle purtroppo sono indescrivibili. Non si può spiegare come ti senti quando ti dorme addosso, quando ti sorride con quella bocca sdentata ma soprattutto quando ti fa capire che tu sei tutto il suo mondo, che il tuo odore è il suo preferito e che basta una tua carezza per farlo sentire meglio.
Voi direte... è per tutte queste cose dolci che dopo una nottata insonne in cui ci siamo fatti arrivare la cacca anche in testa (per cui ci siamo dovuti lavare e cambiare alle 3 di notte... figlio e mamma), abbiamo inondato di pipì il bagno e rigurgitato addosso a mamma, che non lo hai cacciato fuori di casa? No sinceramente è per lo sguardo assassino che mi fa che desisto e che per un dono della fortuna lo fa somigliare spaventosamente a mia madre...

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